08 ottobre, 2009

I conti non tornano

coopEcco lo scandalo degli scandali!
Mi dica l’Assessore Cimino, che a gran voce pubblicizza l’accordo con le COOP, come riesce a far spendere appena 20 centesimi di euro fra il consumatore ed il produttore (forse ha fatto questa manovra per farmi dimenticare il famigerato PAI????).
Riepilogo i costi (reali e non frutto di copia/incolla) nella seguente tabella:
Operazione
Costo €/Kg.
- raccolta
- lavorazione
- imballaggi
- ricarico commerciante
- trasporto
- mediazioni
- facchinaggio
- ricarico GDO
TOTALE
0,10
0,07
0,12
0,10
0,12
0,02
0,02
0,10
0,65
Caro Assessore Cimino i conti non tornano!!!! Se l’uva viene venduta, “grazie” al Suo accordo commerciale con le COOP al prezzo di 0,70 €/Kg, al produttore restano solo 5 centesimi di euro al chilo (0,05 €/Kg).
Lo so che la matematica non è un Suo forte (confronta post del 28 luglio scorso), ma l’accordo porta alle tasche dei produttori non 0,50 €/Kg., ma solo 5!!!!!!!
Resta il mistero dei territori scomparsi, del triangolo delle Bermude, di cui mi occuperò ancora, ovvero Mazzarrone, Granieri e Licodia Eubea. Tre territori cancellati ingiustamente!

9 commenti:

  1. L'Onorevole Assessore è il "regista" (dato cotanto nome) di un remake de "Il metodo Zaia", un film in tre atti in salsa siciliana di qualità e provenienza certificati:
    1° atto: arance di Ribera (AG)
    2° atto: uva di Canicattì (AG)
    3° atto: quel che resta di (AG)

    Che vorrà dire (AG)?

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  2. Ecco i conti per chi produce:
    Le arance non hanno prezzo
    L'uva non ha prezzo
    L'olio non ha prezzo
    Il grano non ha prezzo
    Il latte non ha prezzo
    La carne non ha prezzo
    Cosa vuol dire tutto questo?
    Una sola cosa: è in atto una manovra per spingere al tracollo finanziario le aziende agricole siciliane in modo da poterle comprare a prezzi irrisori da agricoltori con l'acqua alla gola. Stiamo assistendo inermi alla creazione del nuovo latifondo. Sarò pazzo? Staremo a vedere.

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  3. @ Luther Blisset
    concordo in pieno, non sei affatto pazzo. Avevo esposto una teoria molto simile al dott.vigo alcuni giorni fa.

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  4. Grazie Bimbo Scemo, fa sempre bene non sentirsi soli a questo mondo. Ora mi chiedo però, cosa possiamo fare per cercare di fare cambiare qualcosa?
    In poche parole:
    AAA cercasi suggerimenti

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  5. ce veramente poco da fare...negli anni 60',e 70' i baroni e i principi che avevano tantissima terra che cosa hanno potuto fare dopo la riforma agraria per evitare la disgregazione delle imMense proprietà?poco....ora noi con le riforme neoliberiste della comunità europea che spingono all'esplusione delle piccole aziende,che potremmo fare...poco pure....i nostri ex baroni si sono dovuti ridimensionare,i nuovi piccoli imprenditori agricoli in parte scompariranno

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  6. l'unica cosa da fare è CASINOOOOOOOOOOOOOOOOO ... ASSEDIAMO L'ASSESSORATO... E' LERCIO DI MAFIAAAAAA PIU' CHE MAI...

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  7. Voi lettori non sapete quello che sta succedendo alle Maldive.

    Il Governo Maldiviano è in cerca di terreni da acquistare per alloggiare in maniera definitiva il popolo onde salvarlo dal GW e dall'innalzamento del mare e quindi la scomparsa dello Stato e delle isole coralline.

    Attualmente è in trattativa con il Madagascar ... però possiamo farci avanti non Siciliani nell'offerta dei terreni agricoli abbandonati non per nostra incuria ma per le nefandezze del Califfato di Sicilia (Ben Lombardo ibn kalb).

    Allahu Akbar

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  8. comunque già prendere coscienza e contezza dei fatti è tanto...se aspettiamo che ce lo dicono i giornalisti sulle testate ufficiali stiamo freschi.

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