Dal sito internet de LA SICILIA:
Nell'ambito di una proposta di risoluzione per il settore dell'apicoltura, la commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo ha approvato, oggi, un emendamento proposto da Giovanni La Via con il quale si invita la Commissione europea a elaborare programmi triennali basati sulla dichiarazione, resa da tutti gli Stati membri, del numero di arnie effettivamente censite e non di dati stimati.
"E`un intervento dovuto - dichiara La Via - per garantire trasparenza nella distribuzione dei contribuiti per gli apicoltori dei diversi Stati membri favorendo quelli che sulla base di dati reali necessitano di maggiore sostegno".
Nel regolamento unico Ocm è prevista, infatti, la concessione di un aiuto finanziario a favore del settore apicolo e ciascuno Stato membro ha la possibilità, con cadenza triennale, di sottoporre un programma nazionale finalizzato a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura.
Secondo i dati del 2008, la Sicilia é la terza regione d'Italia per numero di aziende apistiche (circa 900) e famiglie di api dichiarate (oltre 110.000)
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Così si rende giustizia nei confronti di chi effettivamente conduce un vero alveare e non...virtuale, e si punisce (speriamo) chi acquista il miele all' estero a prezzo stracciato per poi riverderlo come miele di propria produzione!!!
RispondiEliminaPurtoppo succede anche questo.