Ieri mattina sono ritornato da un agricoltore di Ramacca che vuole realizzare delle riconversioni variateli, e abbandonare, pian pianino, la coltivazione delle arance.
Due settimane fa, allorquando mi disse che voleva impiantare delle pesche tabacchiere e delle albicocche, mi è uscito spontaneo dalla bocca “e chi è passato di qui, il dott. D’Antrassi?”.
Lui è rimasto zitto, e “sulle sue”. Compreso che c’era qualcosa che non andava nella domanda appena fatta … ho rettificato il tiro e gli ho chiesto “che varietà vuole impiantare”, e lui mi ha risposto “quella che ha detto lei, la DON TRASSI”!
Sono trasecolato! Il “mio” Tarocco Vigo, in risanamento presso il DOFATA di Catania (ex Istituto di Coltivazioni Arboree della Facoltà di Agraria di Catania) è nulla e niente innanzi ad una pesca tabacchiera DON TRASSI!!!
Mi viene da ridere, ma anche troppo!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
devi dire al tuo cliente che da oggi in poi comprerò pesche DON TRASSI.
RispondiEliminatutto si ricollega alla agenzia della provincia, promozione di varietà di drupacee varie!
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