Ricevo dal collega emiliano dott. agr. Marco Felicani e pubblico.
La Commissione europea intende rendere più semplice a oltre 100 milioni di cittadini europeo il ricorso a servizi pubblici online.
Lo fa con una proposta di direttiva relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici che prevede, a partire dalla fine del 2015, l’introduzione di elementi di accessibilità obbligatori e uniformati a livello unionale per 12 tipi di siti internet.
L’obbligo di accessibilità si applicherebbe a servizi pubblici fondamentali, come la sicurezza sociale e i servizi sanitari, la ricerca di un lavoro, le iscrizioni universitarie e il rilascio di documenti e certificati.
Le nuove norme proposte chiarirebbero il significato di accessibilità del web (specifiche tecniche, metodo di valutazione, relazioni, verifica bottom-up) e incoraggerebbero le amministrazioni pubbliche ad applicare le norme in tutti i servizi, non limitandosi all’elenco obbligatorio.
I principali beneficiari della proposta odierna sarebbero gli 80 milioni di cittadini europei disabili e gli 87 milioni di cittadini europei di età superiore a 65 anni.
Le persone affette da menomazioni visive dovranno poter ascoltare le descrizioni delle immagini utilizzando un lettore di schermo; i cittadini affetti da menomazioni uditive potranno leggere le didascalie dei file audio e tutti gli elementi di un sito internet potranno essere esplorati con tastiera e mouse.
Una volta attuata la proposta contribuirebbe a sviluppare un mercato europeo dell’accessibilità del web per un valore stimato a 2 miliardi di euro.
La proposta di direttiva sarà ora inviata al Consiglio dei ministri dell’Ue e al Parlamento europeo per essere adottata. Gli Stati membri dovrebbero adottare disposizioni legislative e regolamentari nazionali entro il 30 giugno 2014.
I servizi online che rientrano nell’ambito di applicazione della proposta di direttiva dell’Ue relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici sono quelli relativi a:
• Imposte sul reddito: dichiarazione, notifica di accertamento Lo fa con una proposta di direttiva relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici che prevede, a partire dalla fine del 2015, l’introduzione di elementi di accessibilità obbligatori e uniformati a livello unionale per 12 tipi di siti internet.
L’obbligo di accessibilità si applicherebbe a servizi pubblici fondamentali, come la sicurezza sociale e i servizi sanitari, la ricerca di un lavoro, le iscrizioni universitarie e il rilascio di documenti e certificati.
Le nuove norme proposte chiarirebbero il significato di accessibilità del web (specifiche tecniche, metodo di valutazione, relazioni, verifica bottom-up) e incoraggerebbero le amministrazioni pubbliche ad applicare le norme in tutti i servizi, non limitandosi all’elenco obbligatorio.
I principali beneficiari della proposta odierna sarebbero gli 80 milioni di cittadini europei disabili e gli 87 milioni di cittadini europei di età superiore a 65 anni.
Le persone affette da menomazioni visive dovranno poter ascoltare le descrizioni delle immagini utilizzando un lettore di schermo; i cittadini affetti da menomazioni uditive potranno leggere le didascalie dei file audio e tutti gli elementi di un sito internet potranno essere esplorati con tastiera e mouse.
Una volta attuata la proposta contribuirebbe a sviluppare un mercato europeo dell’accessibilità del web per un valore stimato a 2 miliardi di euro.
La proposta di direttiva sarà ora inviata al Consiglio dei ministri dell’Ue e al Parlamento europeo per essere adottata. Gli Stati membri dovrebbero adottare disposizioni legislative e regolamentari nazionali entro il 30 giugno 2014.
I servizi online che rientrano nell’ambito di applicazione della proposta di direttiva dell’Ue relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici sono quelli relativi a:
• Servizi di ricerca lavoro da parte degli uffici di collocamento
• Contributi di sicurezza sociale: indennità di disoccupazione, assegni familiari, spese mediche (rimborso o pagamento diretto), borse di studio
• Documenti personali: passaporto o patente di guida
• Immatricolazione di autoveicoli
• Domanda di licenza edilizia
• Denunce alla polizia
• Servizi delle biblioteche pubbliche, ad esempio cataloghi e strumenti di ricerca
• Domanda e rilascio di certificati di nascita o di matrimonio
• Iscrizione a istituti di insegnamento di livello superiore o università
• Avviso di trasferimento di residenza
• Servizi sanitari: indicazioni interattive sulla disponibilità di servizi, servizi online per pazienti, prenotazioni
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