05 marzo, 2013

Salvate l'Agricoltore Ryan

Il "mitico Agricoltore Ryan" da me tante volte indicato quale operatore che scappa e muore di burocrazia ha negli Stati Uniti d'America dei validi sostenitori.
Lì, al contrario di come avviene qui, si fa di tutot per rendere la vita degli agricoltori migliore e si fa di tutto per dare il giusto peso al loro lavoro.
Per ciò questa mattina faccio un sonoro copia/incolla di un articolo di "agricoltura24" (clicca qui) intitolato:
E l'ottavo giorno Dio creò l'agricoltore
Durante una delle pause pubblicitarie dell’ultima edizione del Superbowl* America è andato in onda un video della Dodge dal titolo "E Dio creò l'agricoltore". Il testo è più o meno il seguente.
L'ottavo giorno, Dio guardò il paradiso che aveva creato e disse: «Ho bisogno di un custode». E Dio creò l'agricoltore. 

Poi Dio disse: «Ho bisogno di qualcuno disposto ad alzarsi prima dell'alba per mungere le vacche, lavorare tutto il giorno nei campi, mungere di nuovo le vacche, cenare, poi andare in città e rimanere fin dopo la mezzanotte per una riunione della scuola». E Dio creò un agricoltore. 

Dio quindi disse: «Ho bisogno di qualcuno disposto a stare alzato tutta la notte per la nascita di un puledro per poi vederlo morire, ma capace di asciugarsi gli occhi e dire: 'Andrà meglio, forse, l'anno prossimo'. Ho bisogno di qualcuno capace di scolpire un manico d'ascia a partire da un frassino, ferrare il cavallo con un pezzo di ruota di un auto, costruire una fune sfruttando il fieno, sacchi per mangimi o scarpe scartate. Uno che, nella stagione di semina e di raccolta, conclude la sua settimana di 40 ore a mezzogiorno del martedì e poi lavora altre 72 ore, soffrendo sul trattore. E Dio creò un agricoltore. 

Allora Dio disse: «Ho bisogno di qualcuno abbastanza forte da spostare gli alberi e grosse balle di fieno, ma abbastanza delicato per svezzare agnelli e suinetti, tenere d'occhio la cresta rosa dei pulcini e fermare la falciatrice per steccare la zampa di un'allodola. E Dio creò un agricoltore. 

Uno capace di arare in profondità, ma andar dritto e senza “tagliare” gli angoli. Uno capace di seminare, diserbare, nutrire e allevare animali, e poi erpicare, discare, arare, e piantare. Qualcuno capace di costruire una famiglia con teneri e forti legami di condivisione. Uno capace prima di ridere, poi sospirare e quindi sorridere (con gli occhi) al figlio quando gli dice che da grande farà il lavoro di papà. E Dio creò l'agricoltore.

Nessun commento:

Posta un commento