Ricevo e pubblico
Tusa, geologi a convegno per georischi e “madre terra”
La Sicilia frana sotto i colpi di piogge ed alluvioni, sgretolata da irresponsabilità politiche ed amministrative ed erosa da combine e affari comodi. I geologi, ai quali spetta la terra e non la colpa, alzano la voce e ancora una volta si fanno sentire. La prevenzione salva vite e comunità, ma non può essere slogan, deve essere azione strategica e coordinata.
I geologi di Sicilia si riuniranno sabato alle 15.30 all’Atelier su Mare di Antonio Presti, per parlare di “Madre Terra – georischi un impatto molto forte sulla vita dell’uomo”. A moderare il dibattito sarà Calogero Cannella coordinatore della commissione protezione civile dell’ordine dei geologi di Sicilia. “Dobbiamo continuare un cammino che promuova la diffusione di una vera consapevolezza dei possibili rischi di natura geologica a cui si è esposti – afferma Cannella – in Sicilia fino ad Agosto 2014 è stata attiva una convenzione con il dipartimento regionale di protezione civile, che impegnava i geologi nelle attività di presidio territoriale idrogeologico. Purtroppo la convezione non è stata rinnovata dimenticando che il geologo non è un costo ma una risorsa”. Insomma, ancora una volta il teorema di Sicilia è confermato: quando qualcosa funziona si interrompe. Quando poi piove e crollano strade, esondano torrenti e il fango invade case e vite ci si rammarica impotenti. Al convegno, tra gli altri, interverranno il sindaco di Tusa Angelo Tudisca, il presidente del Gal nebrodi plus Calanna e il presidente del parco dei nebrodi Giuseppe Antoci, il presidente dell’ordine regionale dei geologi Giuseppe Collura e il presidente della ProLoco di Tusa Lorenzo Bruno.
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