Ricevo dall'avv. Lina Arena e pubblico.
Palazzo di giustizia e le soluzioni tampone
l'intervento dell'ing. Gaetano D'Emilio, storico consulente dell'urbanistica a Catania, sul tema della localizzazione del Palazzo di Giustizia nel palazzo-rudere dell'ex Poste di viale Africa, convalida le perplessità da me , semplice cittadina, manifestate sulle scelte operate dai cervelloni che reggono le sorti urbanistiche della città.
Ritengo che sia molto grave l'affermazione della scelta tampone per la soluzione di un problema molto grave ed annoso come quello di trasferire in una sede dignitosa gli uffici della Giustizia a Catania.
La soluzione " tampone" è una non soluzione. E' una non scelta. E' solo un accomodamento momentaneo ad un problema grave che affligge l'intera città e l'intero comprensorio urbano. Ed è grave ancora il suggerimento dell'ing. D'Emilio perchè rivela la cultura delle disastrate scelte urbanistiche poste in essere nel territorio catanese all'insegna della provvisorietà e della soluzione eccezionale e precaria.
Ma vorrei chiedere a questo illustre urbanista che per tanti anni ha occupato la poltrona dell'assessorato all'urbanistica della città di Catania se non ritiene che sia giunto il tempo, dopo tanti disastrosi insediamenti posti in essere nel nostro recente passato ( Piazza Europa insegni ), di archiviare la cultura " tampone" per dare spazio a scelte mirate e tecnicamente intelligenti da affidare non ai maghi del precario e dell'utile momentaneo ma a professionisti che possono mettere a frutto principi e conoscenze scientifiche per la soluzione di problemi che interessano la collettività .A questo punto debbo pensare che forse per troppo tempo questa città è stata amministrata e gestita da tecnici che per essere digiuni del sapere scientifico, hanno fatto affidamento sul sistema " tampone" per giustificare gli sfregi arrecati al territorio ed i torti subiti da quanti in buona od in mala fede li hanno autorizzati ad operare in loro nome.
Forse è proprio la cultura del " tampone" che bisogna cancellare e con essa tutti i soloni che hanno messo a frutto la loro incultura ed incapacità.
avv. Lina Arena
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