Ieri mattina su Facebook è apparsa questa fotografia.
La persona che l'ha pubblicata era arrabbiatissima, ed anche giustamente: infatti nella confezione di pistacchi confezionata da una ditta di Biancavilla era riportato "Origine: IRAN".
In questo caso, e la ditta confezionatrice ha rispettato le regole imposte dalle norme (ogni tanto qualcuno le rispetta), ed ha riportato la provenienza del prodotto.
Non capita spesso questo fatto o, peggio, capita che la provenienza venga indicata in caratteri così piccoli che il consumatore non se ne accorge.
Il problema della tracciabilità è un problema serio e che spesso non viene preso nella seria considerazione.
Altro problema, poi, è il fatto che continuano ad arrivare prodotti da tutto il mondo, che non sappiamo come sono coltivati, e che continuano ad "ammazzare" i nostri produttori, e ciò di cui ci si lamenta è che i costi di produzione dei paesi in cui questi prodotti vengono coltivati sono spesso 1/10 dei nostri, ovvero arrivano in concorrenza sleale.
Parlare solo di concorrenza sleale è limitativo. Sino a quando i nostri governi, siano essi di destra di sinistra di sopra o di sotto, fanno solo gli interessi delle grandi lobby di potere economico, (industria bellica, chimica, petrolifera, grandi strutture edili ecc.) la nostra agricoltura resterà sempre e solo un'ottimo settore da sacrificare sull'altare della vergogna..... in cambio però ci "alluppiano" con premi Pac ed altre diavolerie volte solo a sedare gli animi di chi crede fortemente che la vera "ricchezza" viene dalla terra.
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