Sciopero dei dipendenti dell'IRVOS

Prendo spunto da un articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia che annuncia uno sciopero dei dipendenti dell'IRVOS (Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia), poichè da 5 mesi sono senza stipendi.
Ed in effetti anche sul sito internet dell'Istituto è stato annunciato da qualche giorno lo sciopero che riporta il quotidiano.

Ma cosa fa l'IRVOS?
- analisi enochimiche
- analisi acque e terreni
- analisi sensoriali
- analisi microbiologiche vino
- prelievo campioni
- controllo stazioni rifrattometriche
- assistenza e consulenza enochimica
- assistenza enochimica convenzionata
- organizzazione attività fieristiche nazionali ed internazionali ed eventi collegati
- partecipazione ad attività promozionali
- fornitura metodiche per controlli microbiologici
- fornitura di protocolli viticoli ed enologici
- partecipazione ad attività formative
- chiarimenti normativi settore vitivinicolo
- assoggettamento OdC IRVO
- protocolli assistenza tecnica problemi fitosanitari vigneti
- assistenza vigneto con riferimento alla maturazione uve
- certificazione vini dop   
- fascette DOCG

Commenti

  1. beh, ma se spendono e spandono per Vinitaly e neanche pagano i fornitori, come si legge dall'articolo...andrebbe chiuso come tutti i carrozzoni regionali che dissanguano il bilancio regionale...

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  2. Granoduro (?) non conosce la questione .
    prima di commentare si informi.
    Il guaio nasce con Cracolici e continuato da Bandiera

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  3. ho commentato sulla base di ciò che ho letto nell'articolo linkato, non vedo a quale miglior fonte di informazione ufficiale potrei accedere...me la fornisca lei la fonte alternativa eventuale (la colpa sarebbe ai soliti politici?!! wow e ti pareva)...nel frattempo scriva al GDS e chieda una rettifica se non le sta bene ciò che viene pubblicato.
    Mia opinione personale (spero si possano ancora esprimere) è che se IRVOS è in grado di fornire servizi utili all'agricoltura come qualcuno sostiene, venga privatizzato e vada avanti sulle proprie gambe piuttosto che attingere ai soldi dei contribuenti ignari.
    Cordialità

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