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Cinema? No teatro!

Copia di ciak PAIIeri mattina, verso le 7.30, ho ricevuto una telefonata, e non appena ho detto che la riunione del PAI PRIDE era nella saletta dell’ex cinema dell’Assessorato, dall’altro lato del telefono mi dicevano “ma è troppo piccola”!
Ed io ho risposto: “vuol dire che finirà a teatro”.
Infatti! E’ finita a teatro! l’ORGOGLIO PAI non è stato MOSTRato (scusate se ho messo in grassetto e maiuscolo la parola MOSTRO).
Peccato che non mi ero portato la lavagnetta del CIACK SI GIRA, quella qui a sinistra!
Però nel frattempo che attendevamo per avere risposte dell’ennesimo vergognoso smacco subìto, ecco che gli occhi mi sono andati in un paio di cose belline belline.
Una è “parente stretta” del PAI.
All’ingresso dell’Assessorato, che è ridotto malissimo e sta crollando a pezzi, ecco che un “chiosco elettronico” (chissà se vende anche giornali oltre alle bibite) eraImmag0440 bloccato. Ma non lui … il sistema, e nonostante chiedesse di inviare la segnalazione dell’errore, nessuno osava avvicinarsi.
Saranno passate un centinaio di persone. Povero chiosco elettronico, solo ed abbandonato. Nessuno a coccolarlo, nessuno a riavviarlo. Destinato a languire nei bassi fondi Assessoriali.
Siccome il titolo del teatro del PAI PRIDE era “Non aprite quel PAI”, forse per questo nessuno si è deciso a riavviare il povero chioschetto elettronico, e forse proprio per questo l’afflusso al bar Assessoriale era elevatissimo?
Una “chicca”. Mentre aspettavo è transitato (anche lui incurante del chioschetto) il mitico arch. Giuseppe Morale, detronizzato nel repulist del Presidente Lombardo, ma con il badge dell’Amministrazione. Chissà cosa gli faranno fare adesso!
Nel frattempo i giorni passano, il 10 novembre si avvicina, e … la gente mormora!
Tranquilli, nel frattempo sta per “uscire” la 5° versione del PAI, segno evidente ed incontestabile che il MOSTRO PAI non ha superato “la prova su strada”.

Commenti

  1. Osserva e impara.
    In Emilia Romagna pur non dovendo fare i conti col PAI (Piano Abominevole Investimenti)gli agricoltori, perfettamente consci di dove sta andando a parare un comparto agricolo in mano ai burocrati ed agli economisti da scrivania, manifestano in piazza e regalano i loro prodotti.
    Leggete l'articolo di FreshPlaza:

    "Iniziativa congiunta Confagricoltura, Cia, Copagri oggi 16 ottobre 2009
    Emilia-Romagna: mobilitazione agricoltori con distribuzione gratuita di latte e frutta
    Continua la mobilitazione degli agricoltori emiliano romagnoli: oggi 16 ottobre, Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna organizzano un presidio unitario a Bologna in Piazza Re Enzo. Nel gazebo predisposto dai coltivatori verranno distribuiti gratuitamente ai cittadini, dalle ore 10,00 alle ore 13,00, latte e frutta per sensibilizzare la pubblica opinione, i mezzi d’informazione e le istituzioni sulla situazione di affanno del settore primario.
    "I prezzi all’origine sono in caduta verticale (-16% tra agosto 2009 e 2008), i ricavi non coprono più i costi e tutti i comparti produttivi sono coinvolti con una riduzione media dei prezzi tra il 10 e il 30%". Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna lanciano un grido d’allarme sulla grave crisi che sta attraversando il settore agricolo. "I prezzi all’origine non coprono i costi – spiegano gli agricoltori – e a queste condizioni tanto vale regalare i nostri prodotti".
    In sintesi le Organizzazioni agricole chiedono l’istituzione di un Tavolo di Crisi per il settore fra Governo, Regioni e Organizzazioni agricole per individuare interventi straordinari da mettere in atto. Inoltre sollecitano il rifinanziamento del fondo di solidarietà per le annate 2008 (saldo), 2009, 2010 e chiedono una adeguata dotazione del settore agricolo nella Finanziaria 2010 per garantire il mantenimento di interventi indispensabili alla competitività delle imprese agricole almeno come individuati nel Dpfe (Documento di programmazione economico finanziaria) .
    "Per molti prodotti i prezzi sono al di sotto del costo di produzione mentre al consumo sono stabili o in aumento – aggiungono Cia, Confagricoltura e Copagri – Un esempio per tutti è il calo vertiginoso del prezzo dei cereali (-32%), ma anche della frutta (-30% con punte del 50% delle pesche), dei vini (-21%), degli ortaggi (-16%) e del latte (-15%)".

    NOI SIAMO ANCORA IN ATTESA DEL MESSIA, PERO' CI CONSOLIAMO SAPENDO CHE IL 23 DICEMBRE P.V. INIZIERANNO I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO: UNA BUONA SOLUZIONE PER LASCIARE ALTRI DEBITI AI NOSTRI FIGLI.
    Cordialità

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