Ecco cosa è successo alla casella email del PAI.
Tutto previsto, tutto calcolato.
La trasmissione telematica del PAI, seppur zippata, ha messo in tilt il sistema.
L’avevo previsto a settembre 2009!!!
Il PAI ha un “peso di circa 9,5 Mb, e zippato di circa 1,8 Mb.
Il file in Excel a cui mi sono sempre riferito, quello realizzato gratuitamente dalle SOAT è di appena 200 Kb, e zippato di soli 18 Kb!!!!!
Che cosa è successo? Moltiplicate 1,8 Mb per circa 1.000 istanze a livello regionale: 1,8 x 1.000= 1,8 Gb … è così capiente la casella dell’Assessorato??? E se molti non avessro zippato il file? Beh, in questo caso la casella del piano aziendale sarebbe dovuta essere di almeno 9,5 Gb …
E adesso che si fa? La maggior parte dei Piani Aziendali sono tornati indietro … perchè la casella di posta è piena!!!!!
Dottoressa Barresi … che facciamo? Ci avevate pensato a questo???
Ahhh quel file in Excel … 18 Kb zippati x 1.000 istanze … appena 1,8 Mb … meno che una fotografia con fotocamera da 5 Mpx …
Che bella figura …. e adesso? Tutti i PAI non introitati elettronicamente??? Che facciamo?? Vi trasmettiamo per fax o per email (ironia della sorte) una immagine simile a quella che pubblico oggi??
La favola del PAI sembra continuare, e a tutti i costi!
05 gennaio, 2010
Ultime dal PAI
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Si sa, durante le feste natalizie si mangia un pò di più, a quattro PAI-mmenti si diceva una volta. Lo stesso sarà capitato alla casella PAI della Regione: PAI allo spiedo, PAI farcito, PAI al ceppo, PAI arrostito, PAI al forno, etc. etc..
RispondiEliminaAdesso basterà un pochino di magnesia bisurata aromatic (la fanno ancora?) e, se il Metafert vorrà avere la compiacenza di determinarne la posologia, tutto tornerà al suo posto.
Del resto, come si dice, UN PAI AL GIORNO TOGLIE IL TECNICO DI TORNO.
Ma questi dove vivono?
RispondiEliminaSulla luna? Ormai tutte le compagnie offrono caselle di posta elettronica da 10 Gb.
E poi non hanno trovato un omino che scaricasse la posta man mano che si accumulave in casella?
Questa è l'ennesima prova e dimostrazione della .....?????!!!!! -mi mancano li aggettivi, sostantivi, pronomi ecc per definirla- dei nostri burocrati. E ora ????
Intanto da qualche giorno è stata pubblicata in G.U la misura 123 dove all'art.5 del bando si recita:"la sostenibilità finanziaria Dell’investimento ed il miglioramento del rendimento globale dell’impresa a seguito dell’intervento,ivi compresi gli aspetti legati al rispetto Dell’ambiente e del paesaggio,
dovranno essere verificati mediante il piano aziendale che
sarà reso disponibile sul sistema."
Naturalmente ancora sul sito non c'è niente. Sicuramente lo avremo disponibile alcuni giorni prima della scadenza della "sottofase" magari malfunzionante come il PAI che abbiamo usato per la 121.A proposito che fine ha fatto? sul sito non esiste più.
Ora la redditività e la capacità finanziaria l’impresa partecipante al bando deve dimostrare la propria redditività mediante apposito elaborato a firma di un revisore dei conti iscritto all’albo professionale.
Dovremo approntare dei progetti sostenendo dei costi esorbitanti per l'immediata cantierabilità e poi magari quando ci daranno questo piano aziendale immettendo tutta l'infinità di dati richiestici ci accorgeremo che non soddisfiamo i requisiti di accesso.
Come è già successo per la misura 121, dove parecchi agricoltori preparando tutta la documentazione per la cantierabilità del progetto in attesa del PAI si sono trovati a sborsare migliaia di euro per le varie concessioni autorizzazioni ecc, accorgendosi nel mese di ottobre che non raggiungevano i requisiti richiesti.
All'art.5 delle disposizioni attuative è riportato:In considerazione del fatto che il settore agricolo è condizionato
da fattori di rischio non immediatamente prevedibili (quali
fattori ambientali, deperibilità del prodotto etc.), potrà essere accettato un ROS negativo per un solo anno, previa puntuale giustificazione da parte dell’impresa.
Questo è un evento impossibile a verificarsi. E' a tutti noto che i ricavi degli agricoltori superano di gran lunga i costi di produzione. Bassi costi di concimi, di sementi, di acqua di gasolio, tasse contributi, interessi, manodopera, ecc contro elevatissimi prezzi dei prodotti agricoli in azienda.
Con le arance e manderini a 0,12 € al kilo ( quelli buoni), e cosi pure il grano, per non parlare della carne, latte, olio ( 2,5-3€) ortofrutta in generale, è praticamente impossibile chiudere un bilancio in passivo. Al massimo se va male , anzi malissimo, si chiude in pareggio o con una minima perdita.
Nino
Per Nino
RispondiEliminaIl mitico programma per la redazione del piano aziendale lo trovi a questo link:
"http://www.psrsicilia.it/Bandi_attivi_121.htm"