E’ ripartita l’operazione “Frutta nelle Scuole”.
Qualche settimana fa ci siamo “raccordati” con la prof.ssa Gianna Ferretti (docente presso l’istituto di Biochimica della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Specializzazione in Scienze dell'Alimentazione dell’Università Politecnica delle Marche) proprio per seguire dall’inizio questa manifestazione, che dovrebbe far sì che i bambini delle scuole vengano abituati al consumo della frutta.
Mia figlia è già tornata a casa con una busta di uva; era di buona qualità. L’ho voluta provare. Anche se … proveniva dalla Puglia … come se qui in Sicilia manca l’uva da dare ai bambini!
Ma lasciamo perdere …
Ieri mia figlia ha portato la solita busta con un frutto.
Appena l’ho preso per vederne il contenuto … mi sono accorto subito che la pera era in parte marcia; sì! MARCIA!!!
Quindi ho fatto le foto ed oggi le pubblico qui sotto!
MA come dovremmo insegnare ai bambini di mangiare frutta se … a loro arriva già marcia?
Già era successo l’anno scorso con le pesche (leggi qui): chi vigila su questa operazione??? Chi????
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Strano tu non abbia notato la data di scadenza ...
RispondiElimina