C'è chi grida alla alla vittoria, ma a me sembra una vittoria parziale.
Se da un lato è passato il concetto che nelle bevande va aumentato il quantitativo di arance, dall'altro lato ... siamo sicuri che verrà aumentato il quantitativo con succhi di produzione italiana??? O saranno Spagnole??? O ..., peggio, aumenterà l'importazione dei succhi dal Sud America ... attraverso Rotterdam???
Insomma ... mi sembra una vittoria parziale ... tutto qua ...
È una mezza vittoria che penalizza i produttori di succhi italiani aumentandone i costi. Al momento degli acquisti le GDO stai tranquillo che volgeranno la testa altrove. In Europa la cosa non passerà perché all'industria non conviene.
RispondiEliminaDimenticato di mettere il mio nome
EliminaCiccio Platania
Molto meno di mezza di vittoria: in Europa la percentuale rimarra' invariata per cui o si importeranno succhi dall'estero o si produrranno appena fuori dai confini italiani.
RispondiEliminaDelfo Fusillo
Come al solito in Italia prima si fanno le cazzate e poi ci si rende conto.
RispondiEliminaImporre la percentuale di succo solo a chi produce nel nostro paese, non fa altro che penalizzare l’industria italiana e la spinge o a comprare materia prima all’estero o a delocalizzare per restare competitiva.
Invece sarebbe stato diverso IMPORRE IL DIVIETO DI VENDITA in tutto il territorio italiano di bevande a base di succo di frutta contenenti una quantità inferiore al 20%, in questo modo la bevanda o la produci qui o la produci a “penvegliante” , sempre il 20 % di frutta deve contenere per poterla vendere in Italia.
Altresì bisognerebbe contestualmente imporre ai furbacchioni di scrivere sull’etichetta principale a chiare lettere visibili e leggibili la quantità di succo di frutta contenente la bevanda, anche a discapito dello sforzo artistico avuto nel progetto grafico dell’ammiccante e spesso fuorviante etichetta.